“ed eravi una montagna di Parmigiano grattugiato,sopra la quale stavan genti che niun altra cosa facevan, che fare maccheroni, et ravioli, et cuocergli in brodo di cappone…”
Orgoglio e Tradizione
Correva l’anno 1351, quando Giovanni Boccaccio così scriveva nel suo Decamerone, esaltando il Parmigiano Reggiano come prodotto d’eccellenza, di fama universalmente riconosciuta. I primi caseifici si trovavano presso i monasteri cistercensi di Parma e quelli benedettini di Reggio Emilia. Grazie all’abbondanza dei corsi d’acqua e di ampi pascoli, ben presto in questa zona circoscritta dell’Emilia si diffuse questo formaggio a pasta dura, ottenuto attraverso la lavorazione del latte in ampie caldaie. Un latte con un aroma particolare e distintivo che caratterizza ancor oggi il formaggio, derivante dal foraggio di trifoglio ed erba medica dei pascoli della zona. Non è chiaro il luogo in cui si produsse per la prima volta il Parmigiano Reggiano, ma i primi documenti certi, risalenti al 1600, lo collocano tra i comuni di San Polo, Bibbiano, Montecchio e Cavriago in provincia di Reggio Emilia, e quelli di Traversetolo e Montechiarugolo in provincia di Parma. Ed è a Montechiarugolo, prima nel podere “ Serviti” e dal 1927 nel podere “Botticello”, possedimento dell’Abbazia di Santa Felicola già dal 1300, che la Famiglia Ferrari produce latte e ParmigianoReggiano da più di 100 anni, con la stessa tradizione e rigore dei monaci.
Il nostro ParmigianoReggiano dal 2016 è certificato biologico antibiotic free.
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